Una storia
da scrivere,
sulla pelle.
Ti osservo
pensando.
E nulla è più semplice.
Eppure
Cicatrici
Inflitte, ancóra
Tutto è difficile
Tutto è cicatrice
Tutto
Così
Opprime.
La vita.
Una storia
da scrivere,
sulla pelle.
Ti osservo
pensando.
E nulla è più semplice.
Eppure
Cicatrici
Inflitte, ancóra
Tutto è difficile
Tutto è cicatrice
Tutto
Così
Opprime.
La vita.
Rifletto.
In un sorriso
Spento
In una mano
Chiusa
In parole
Vuote
Cosa rimane?
Tracce invisibili
Cancellate
Da nuovi passi.
Troppo pesanti
Una porta
E’ serrata.
Hai la chiave,
Ti nascondi
E non esser,
Dici,
Quello che sei
Io. Però. No.
E’ buio
Nel pensiero
Senza fine
Una strada
Eterna
Percorro
Pace
Vuole il cuore,
Ma è lotta
In me
Ed ora,
Io
Più non so.
Perché?
Appassito
Il fiore
Calpestato
Petali
Non ha, più
Nè gioia
La terra
E’ fredda,
Vi annega
Affanna
Raccolgo
Cade
Il fiore
Vuole cadere.
Or spiega
Il motivo
Oblio
E’ la mia esistenza
Domando
A sensazioni
Mi affido
E ancor
Tremo
Le paure
Mie
Spietate riaffiorano
Or spiega
Perché
Sospinta
In ciò
Che dicesti, tu
Non dover
Essere
Ma io
Sono.
Parlare.
Per ore.
Ridere.
Senza motivo.
Un abbraccio.
Per sentire il tuo calore.
Un sorriso.
Per dirmi
“Tutto va bene”
Ma bene non è,
Niente va.
Cercavo qualcuno
Che già
Avevo perduto.
Sola.
Maledico quella sera, ogni secondo.
Eppure, la rivivrei.
Mi maledico,
è molto più semplice dare la colpa a se stessi.
E soffrire.
E’ colpa mia.
E’ colpa mia perché ho aperto a te il mio cuore.
E’ colpa mia perché avrei dovuto saperlo che l’avresti fatto a pezzi.
Perché?
Perché anche tu?
Hai voluto conoscere la mia vita e me stessa.
Hai voluto scavare nel mio profondo, e nuovamente,
mi hai distrutta.
Volevo smettere di sentirmi usata, di essere martoriata.
Eppure, è accaduto un’altra volta.
E allora mi chiedo,
quando hanno smesso di esistere i sentimenti veri?
Il rispetto per le persone?
Sto aspettando da tanto tempo per dirti di no.
E sai qual è la verità?
Che quando questo momento arriverà,
ti dirò,
di nuovo,
sì.
Sono qui.
Non so fuggire.
Una spina
Conficcata
E’ in me
Sol schegge
Ne estraggo
A mani, nude
Pungente
Nella carne
Più a fondo
Ancor grava
La spina,
Immortale.
Eterno passato.
Lo specchio
Mostra
La favola
Svanita
La magia,
Ora realtà
Cruda.
Perduto,
Lieto fine
Racchiusa,
Nel ricordo
Incatenata
Non voltarti.
Non buttarti.
Leggerezza,
Dove sei?
Salivo scalini
Di una strada, infinita
Una luce accecante
Colorava di nero
Tutto questo nulla
E poi. Mi confronto
Cerco un conforto
Inciamparsi, forse.
Nelle mani, però
Rimane imprigionata
La risposta,
Che non lascio volare
Io non volo
Non voglio
Io sono ovunque.
Ma ovunque
Non so ancora
Dove sia